
Words è una serie di fotografie di parole che si stavano perdendo o che si sarebbero potute perdere, e che invece volevo fermare prima della loro inutilità, prima che cambiasse la luce, si sovrapponesse una voce, si strappasse il foglio, si voltasse la pagina. Sono parole trovate ovunque: su bacheche, nella spazzatura, per terra, su libri letti e amati, su antichi testi… Cercavo in frammenti e strappi l’eco di un discorso che pur interrotto non perde la sua poesia. Ho seguito anche un mio personale viaggio nella memoria: molte di queste fotografie riguardano momenti legati alla mia vita – ma non ho voluto che questo condizionasse l’osservatore. Mi basta pensare che egli possa intuire a sua volta le storie che queste parole avrebbero voluto continuare a raccontare prima di essere perdute. Per Words ho voluto affiancare altre parole, distinte e autonome da quelle che avevo ripreso, scritte da amici, intellettuali e artisti che hanno condiviso con me questa dedica alla scrittura e al suo tempo finito. – Luisa Menazzi Moretti













WORDS fa parte della mostra Somewhere (a cura di Valerio Dehò) fino al 15 maggio 2016 a Villa Manin – Esedra di Levante, Passariano di Codroipo, Udine
progetto interessante, da vedere completo per comprendere il significato delle paroledimenticate.