
Espinho (P) – oceano, coppie e gabbiano solitario / marzo 2016
“Ho sempre voluto tagliare alcune delle mie foto – spiega – in un formato che viene usato solo in genere per il video: il 16/9. È il formato panoramico del cinema e della televisione. Una suggestione visiva che in qualche modo trasfigura geometricamente lo spettacolo del mondo” – Nicola Ughi
Nicola Ughi. SediciNoni. La realtà in formato cinetelevisivo sarà in mostra dal 14 al 22 maggio 2016 presso La Casa di Vetro, Milano (Photofestival).
I testi che accompagnano questa galleria sono di Matteo Pelliti.

…e la festa silenziosa che trovammo era fatta poi di sguardi e di respiri misurati dall’arrivo del tramonto, quando il mare sposa il fiume
e si riposa.

La nascita ti ha obbligato
a mescolare il sonno degli occhi
con l’acqua dolce della terra
che ti ha generato. Per questo da lì
non saprai allontanarti mai abbastanza.

A chi parla questo codice di linee mute piantate nell’anice? Indivisibili, infissi, indicibili spazi per voi, umani,
ormai troppo impazienti per capire
il nostro linguaggio.

Se quando ascolti con molta attenzione trovi solo un fruscio a rispondere
alle tue domande, non escludere
che proprio quello e quello soltanto
sia la voce di un Dio.

La luna non ha mai risposto a quella famosa intervista
e a noi molto ancora resta da sapere di questo transitare lento e mortale.

Ti dico che puoi partire,
ti dico che puoi tornare,
ti dico che sta alla vita
l’elenco infinito delle possibilità.